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Ristrutturare conviene ancora?

Ecco perché fino al 2024 la ristrutturazione sarà la scelta più conveniente per chi desidera una nuova casa

Foto di lego checostruiscono una casa in stile muratori con un pavimento di progetti

Usufruisci dei bonus fiscali

  • Iniziamo con la specifica relativa alle ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie: sino alla fine del 2024 sono in vigore due grandi opportunità per chi intende ristrutturare:
  • Il Bonus Casa che consente di portare in detrazione il 50% della spesa sostenuta (ivi comprese le spese tecniche e le tasse) sino a un massimale di 96.000,00 €
  • ECO bonus: per tutte le abitazioni e per tutti quei locali riscaldati che hanno necessità di una riqualificazione energetica, ovvero di: migliorare l’isolamento, sostituire caldaie e generatori di calore, caloriferi, installare pavimento riscaldato, fotovoltaici, termoregolazione…

I due principali bonus danno la possibilità di recuperare nelle proprie aliquote (dal 50% al 65%) l’importo speso in 10 rate annuali per chi ha sostenuto i costi della ristrutturazione.

Casa giocatollo con vicino una scaletta che ha ogni scala con una lettere diversa in ordine dalla a e dalla g

Un investimento immobiliare più sicuro

Alla luce di questi bonus, che garantiscono un recupero sull’investimento fatto, ristrutturare consente di ottenere un immobile moderno e performante a un costo inferiore rispetto al nuovo. Quest’ultimo, infatti, sta vivendo una fase di impennata dei prezzi a causa dell’incremento dei costi dei materiali (in particolare le materie prime come calcestruzzi, legname e ferro) e di realizzazione, per altro con standard qualitativi altissimi imposti dalle nuove normative vigenti (il che non è per nulla male, anzi, ma chiaramente ha un costo).

Non solo, ristrutturando con i bonus fiscali si ha la pressoché certezza di poter rientrare dell’investimento fatto qualora un domani si decidesse di rivendere. Ipotizziamo che tu spenda 50.000 euro per acquistare un immobile e altri 50.000 per ristrutturarlo, il che ti porta a 100.000 euro di spesa totale. I bonus fiscali ti consentiranno di recuperare il 50% della ristrutturazione, dunque 25.000 euro nel nostro esempio. Questo significa che se volessi rivendere la tua casa e il suo valore dovesse scendere sotto i 100.000 euro, avresti comunque ottime probabilità di non rimetterci, perché la spesa che avrai effettivamente sostenuto trascorsi i 10 anni sarà pari a 75.000 euro. Non solo, se tra una decina d’anni rivenderai l’immobile a 90.000 euro, rispetto all’investimento avrai anche un guadagno.

Ipotizziamo ora, invece, che tu acquisti una casa nuova al prezzo di 250.000 euro e che tra una decina d’anni decida di rivenderla. Nel mentre il suo valore sarà inevitabilmente sceso, in quanto la svalutazione del nuovo è pressochè inevitabile (così come in tanti settori: automobili, elettronica ecc…), quindi difficilmente riuscirai a recuperare la spesa iniziale.

Le analisi che abbiamo riportato sopra ricalcano un mero conteggio visto da investimento immobiliare: cosa che talvolta l’abitazione in cui si vive per tanto tempo e per tanti anni non è.

I fattori da considerare per ristrutturare

Ora che abbiamo visto i motivi per cui ristrutturare conviene, vediamo a cosa prestare attenzione per essere sicuri di fare una scelta vincente.

È importante innanzitutto effettuare una scrematura sulla base della collocazione, il che significa accertarsi che una determinata zona sia adatta a noi dal punto di vista paesaggistico, dei servizi, ma anche e soprattutto dell’abitato, onde evitare poi brutte sorprese e convivenze impossibili col vicinato.

Secondo noi di Rextaura, se dovete acquistare una casa da ristrutturare, è sempre meglio puntare su immobili che non necessitano di interventi massicci sulla struttura. Questo per noi è un vero e proprio must: ristruttura ma poche modifiche alla struttura! Diverso è il discorso se possedete già un immobile, magari ereditato: in questo caso, non dovendo sostenere spese di acquisto, può valere la pena intervenire anche su piccole parti strutturali, non dovendo sostenere costi di acquisto ed avendo già a disposizione l’immobile su cui intervenire.

Uno spartiacque indicativo per orientarsi è la metà degli anni Settanta, quando è stata introdotta la normativa sui cementi armati, garantendo standard costruttivi più elevati.

Foto di una villetta a schiera

Isolamenti e consumi energetici

  • Questa parte è altrettanto fondamentale: dopo la struttura serve quantificare quanto consumerà la casa. È sottointeso che se andiamo a ristrutturare non avrà chissà che isolamenti, proprio per questo (e qui l’ECObonus ci aiuta) serve una progettazione termotecnica specifica che potremmo suddividere come segue:

a.     Isolamento delle superfici opache (i muri verso l’esterno, il tetto, pavimenti sopra box o cantine);

b.     Superfici trasparenti: ovvero sostituzione delle finestre, persiane, eventuali tende da sole per ombreggiare;

c.     Impianti: nuova caldaia e/o pompa di calore, pavimento riscaldato o caloriferi, stufa/camino a pellet: ovvero andare a progettare quello che sarà il generatore di calore di casa;

d.     Raffrescamento: questa parte diventa sempre più importante, in quanto difenderci dal caldo estivo inizia a essere oneroso come riscaldarci d’inverno: il nostro consiglio per efficienza è un sistema ad aria (ovvero climatizzatore con spit incassati o a parete);

e.     Fonti rinnovabili: in base al consumo, in base al generatore è possibile fare anche una valutazione di convenienza che porta all’installazione di pannelli fotovoltaici ed eventuali batterie di accumulo.

 

Se ti stai chiedendo se conviene fare tutti questi interventi, la risposta è sì. Gli incentivi ci fanno recuperare dal 50% al 65% della spesa per i punti di cui sopra, quindi è veramente vantaggioso.

Finiture e arredi

Dopo aver parlato di involucro e isolamenti, l’ultimo aspetto da considerare sono le finiture e gli arredi, perché anche in questo settore è ancora in essere un incentivo che fa recuperare il 50% della spesa degli arredi con un massimale di 8.000 euro per l’anno 2023 e di 5.000 per l’anno 2024.

Conclusione

 

Ricapitolando, le due principali valutazioni da fare sono:

1.     La struttura della casa è ok?

2.     La zona o il condominio nel quale sto acquistando è ok?

 

Possiamo dire che, in linea di massima e considerando l’utilizzo “standard” di un trilocale/quadrilocale oppure villetta singola o a schiera, scegliere una ristrutturazione conviene (almeno sino alla fine del 2024) rispetto all’acquisto di una nuova abitazione.

 

Restate connessi con le nostre progettazione per cogliere sempre qualche consiglio o novità, e per eventuali casi specifici non esitate a contattarci.

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